venerdì 29 maggio 2009

E' finita...


Croc, buongiorno!!
Oggi rubrica del cuore.

E' difficile ammetere, quando finisce un amore, una storia, una relazione! E' difficile ammetterlo con se stessi prima di tutto. Un po' perchè magari si è ancora innamorati, un po' perchè si ha paura di stare soli, un po' per mille altri motivi.

Avevo (ho) un'amica che torna a casa la sera e spera di non trovare il suo compagno in casa, che per un non nulla, si scaldano subito le voci, le da fastidio addirittura quando le passa il sale, e viceversa...insomma credo che la storia sia arrivata al capolinea, ma nessuno dei due vuole prendere una decisione. E questo è un errore madornale.

Questi secondo me, sono i campanelli di allarme, che dovrebbero far riflettere sulla relazione:



Ti deprime il fatto di stare assieme a lui.
Ti rendi conto di essere cambiata nel corso degli anni, per fare le sue idee anche le tue
Per evitare discussioni non dici mai la tua..
fine della vita sessuale
Ti danno fastidio sciocchezze.
Hai la sensazione di perdere tempo.
non sei più tranquilla e serena.


Ripeto, questi sono campanelli d'allarme, da valutare, per capire se si può riaggiustare o se è rotto definitivamente, è brutto dire giocattolo..



Ognuna di noi ha vissuto nel corso della sua vita una rottura..e per me sono state tutte devastanti, anche quando ero io a lasciare, una parte di me sapevo che non sarebbe più tornata, con i suoi pregi e anche con i suoi difetti, e questo mi dispiaceva molto, anche perchè io sono molto attaccata al mio passato e alle mie esperienze vissute..

Una cosa però la so: credo di non essermi mai accanita più di tanto su una relazione che ormai sapevo finita, la mia dignità era troppo forte..APPUNTO CROC LA NOSTRA DIGNITà, è LA COSA PIù IMPORTANTE.

Ve l'ho detto tante volte, quando una cosa non ci rende più serene e tranquille, meglio lasciar perdere, e voltare pagina.

Parliamone.
Baci Baci
Pat

39 commenti:

  1. buongiorno pat!
    non tollerare la sola presenza di una persona, è l'inizio della fine... di solito, queste situazioni interessano di più le coppie adulte, che convivono o sono sposate: obbligate a vivere sotto lo stesso tetto, sviluppano una pacifica forma di rigetto...deve essere terribile perpetuare una condizione di non amore e non rispetto.

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  2. ...sai che cosa mi turba di queste situazionE? la connivenza delle parti: si è d'accordo, si porta avanti, insieme, una relazione infelice. una donna mi ha detto che è rimasta con il marito "tutto il tempo in cui il divano è stato in garanzia"; sono stati insieme 10 anni per il DIVANO. perdincibacco, si può???!!!

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  3. appunto il volemose bene comunque è un disastro ti logora e può andare avanti decenni..
    bacett lauretta
    pat

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  4. Ieri ho ricevuto moglie e marito, sposati da 26 anni e con figli grandicelli, i quali, insieme, mi hanno illustrato il loro problama: vorrebbero sapere se il bimbo che una signora proclama del marito sia effettivamente suo, perchè nel caso lui vorrebbe riconsocerlo, altriemtni, anche no. Ovivamente nel frattempo la signora, che si oppone al test del DNA, chiede soldi per il mantenimento.
    Ho avuto un attimo di stordimento lo confesso, non tanto per la relazione extraconiugale in piedi più o meno da cinque anni, per il test o per il bimbo, ma per la presenza della moglie, per gli sms che si scambia educatamente con l'altra e per quelle frasi, dal tenore straniante per me: "non creda che l'abbia presa bene, sa? non mi immagianvo niente e ora questo!"
    Non l'hai presa bene? A me porterebbero le arance in carcere se succedesse una roba del genere! Poi ho capito, grande cosa la dignità PAt, soprattutto per chi non le fa fare "media" con nient'altro, abitudini, ruolo, famiglia,soprattutto con una vta agiata. Non è da tutti però, evidentemente
    Ciacco

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  5. ciacco io credo che a volte la mente di alcune persone si fermi alla parola dignità, se ci pensi bene è difficilissima e alla stessa maniera molto semplice raggiungerla.
    ma la dignità, soprattutto per una donna è fondamentale.
    bacetti
    pat

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  6. ....difficile voltare pagina....ma dobbiamo farlo....e anche dall'ultima storia ho imparato a volermi sempre più bene....mi auguro di trovare una persona che di "bene" me ne dia tanto....chissà...per adesso si riparte...si vede OLTRE e si guarda ALTRO.....buondì Pat...Claire

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  7. buongiorno pat!
    a me è successo ed è stato tristissimo, soprattutto perchè era lui che mi impediva di andare.
    quando poi finalmente mi sono allontanata è stato difficilissimo tornare a essere chi ero, tornare serena e tornare a capire che non c'era niente di male se la pensavo diversamente dagli altri :)

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  8. le tue, Pat, sono sempre parole molto sagge. Hai perfettamente ragione in tutto ciò che hai scritto. E le tue parole mi hanno un pò portata indietro nel tempo......nemmeno io rinnego mai il mio passato xkè credo che ciò che siamo adesso è frutto anche di quello ke siamo stati..Io ricordo che quand'ero adolescente e una storia finiva......versavo lacrime e lacrime, lacrime inutili (ma c'è voluto tempo, moolto tempo a capirlo). Davo l'anima in un rapporto....e forse avevo un pò paura di stare sola anche se nn ne capisco il motivo...credo che, una volta instaurato un circolo vizioso, non ne puoi fare + a meno...per me l'amore era così. Poi, quasi 5 anni fa, quando ho incontrato il mio Amore, tutto è cambiato....non proprio tutto in realtà: xkè io ancora metto l'anima in un rapporto così come in qualsiasi altro rapporto interpersonale. Ma con questo e da questa storia con il mio amore, che ancora continua, ho imparato tanto e la prima cosa è stata: AVERE DIGNITà. Non che prima non ne avessi ma ero troppo piccola per capire certe cose. Ho imparato a far valere in una storia d'amore le mie idee ( anche se io sn stata sempre una che le idee le ha fatte sempre valere ma non in un rapporto di coppia o meglio nn troppo), le mie opinioni, ad accettare e condividere quelle altrui, ad arrabbiarmi quando serve e ad esser dolce quando la situazione lo richiede. In questi quasi 5 anni nulla è stato facile per noi due, xkè abbiamo dovuto faticosamente costruire ogni singolo pezzo di un puzzle che adesso è finalmente omogeneo e adesso tutti i pezzi combaciano. Ho lottato per far andare meglio il mio rapporto, c'ho messo tanto, tantissimo ma ci sono davvero riuscita! Adesso, un pò ironicamente, tra noi due si parla di matrimonio....di figli, un pò scherzando ovviamente....e io ho paura, tanta paura. Ancora ho tanta strada da fare, una laurea ancora da conseguire, un lavoro poi da trovare, lui idem ( a parte il lavoro). Non voglio correre, voglio che tutto sia perfetto senza, però, che io metta il mio zampino. La "perfezione" vien da sè....

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  9. Come sai ho buttato per aria la mia vita lo scorso inverno perchè tutti quei campanelli d'allarme non mi facevano dormire la notte...io non sono per il far finta di niente, piuttosto arrivo allao scontro decisivo. E' meglio scegliere con la propria testa che lasciare che gli eventi decidano per te.

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  10. Non so daily, ho il privilegio di vedere molte persone e da un punto di vista ristretto ma particolare, perchè con me non ci provano troppo a farsi "belle" e anche se ci provano le loro magagne me le mostrano altri. Certo non posso dire di conscere i miei clienti, ma attraverso loro mi facico un'idea del genere umano. E posso dirti che la dignità è merce rara, ma le persone dignitose sono le più nobili che abbia conosciuto. PEr parte mia, la dignità ha un solo limite ed è l'orgoglio che le è assai vicino e la fa da confine. Quanto alla fine di un amore, la nozione è talmente ampia che è difficile spenderci solo una parola, ma da donna sposata con una lunga relazione alle spalle posso dire che l'innamoramento passa sempre, l'amore cambia, i legami si evolvono e l'affetto è molto dolce. Sono parole banali, ma le sole che abbia mai sentito usicre dalla bocca di persone che abbiano passato la vita insieme, qualcosa di vero deve esserci. Così come è vero che a volte ci si vorrebbe sbranare, cancellare, ignorare, che si può pensare di farla finita, che si può litigare mezz'ora per un tubetto di dentrificio accartocciato o lasciato aperto. E può non volere dire proprio niente
    Ciacco

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  11. sto vivendo un momento così...e questo vale per ciascun tipo di relazione...ma il rispetto per se stessi, per ciò che sei, vivi...prima di tutto anche se è dura da morire...non si dice che il medico pietoso rende la piaga più puzzolente?

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  12. Se si è da soli concordo, ma se ci sono in mezzo altre vite, non si può pensare troppo a noi e alla nostra dignità.
    Ci sono cose più importanti che vanno sopra a tutto.
    France

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  13. bè certo france quando ci sono filgli eè tutta un'altra cosa, e soprattutto bisogna fare in modo che loro non soffrano per le sofferenze nostre...questo si e allora è ancora più difficile..
    pat

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  14. Buongiorno Pat ^^
    È davvero difficile capire i propri sentimenti, in certe occasioni. Ho un'amica che sta passando proprio adesso un periodo così e non sa affatto cosa fare.
    Concordo con te, però: la dignità é la cosa principale.
    Baci e buon weekend!!!!
    Arnika

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  15. France, io credo che sia meglio separarsi se ci sn altre persone di mezzo che far vivere ai bambini un dramma evolutivo. Certo anche il divorzio lo è, ma poi quando i figli cresceranno capiranno che il divorzio è stato il male minore. Non c'è, credo, cosa peggiore di star separati in casa, con i figli che percepiscono tutto anche se sn in tenera età. Non c'è cosa peggiore di veder due genitori litigare ogni momento e per un nonnulla( ma alla fine le liti vengono innescate sempre per niente) o ancora peggio essere tradite e continuare a stare insieme per amore dei figli. E conosco diverse coppie così, credimi. E quando guardo la moglie tradita e, alle volte, anche umiliata vorrei strattonarla e dirle di svegliarsi!

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  16. Pat, ma questo post l'hai scritto pensando a me??? :)

    In realtà io non vivo una situazione così estrema, al contrario: lui ed io solitamente andiamo d'accordo, lui è una persona adorabile, anche se siamo diversi caratterialmente (o forse sarà la differenza d'età...) ed io gli voglio bene sul serio.

    Il problema è mi sento comunque irrequieta, insoddisfatta e ciò mi ha portato a guardare con interesse un'altra persona (e sai pure come è andata, anzi, come NON E' andata...).

    Temo con proverò mai l'Amore, che non troverò mai una persona da amare e che ricambi con la stessa intensità i miei sentimenti.
    E così mi accontento di un "quasi-amore"...

    r_raffy

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  17. Pat io ho vissuto quello che vive la tua amica con il mio fidanzato storico. Messi insieme l'ultimo anno delle superiori, quando mi sentivo il più brutto dei brutti anatroccoli, ero convinta che lasciarlo (già dopo pochi mesi ero consapevole che non era la persona che volevo al mio fianco) mi avrebbe solo danneggiata. E' andata avanti 6 anni. L'ultimo periodo lui veniva spesso a pranzo e a cena a casa mia, considerandola quasi la sua. Io mi sono scoperta ad odiarlo un giorno che scelse lui il programma in tv, mentre io dovevo pensare a preparare un pranzo per lui. Sono rimasta sconvolta da questa sensazione. Da lì a poco l'ho lasciato.
    Non è stato facile, tanto più che tutti davano per scontato lche la nostra storia fosse serena e felice, che ci saremmo sposati e anche le famiglie ormai si frequentavano.
    Nel tempo ho compreso quanto sia stata in gamba a prendere una decisione del genere, seppur con ritardo, perché altrimenti non avrei scoperto quante risosrse posseggo, quanta felicità ed esperienze mi sarei negata... Non l'ho mai tradito né lui mi ha tradita. QUesto lo sappiamo entrambi. Ecco il tradimento non lo tollero, ma la sincerità e l'onestà, oltre al dialogo ritengo siano la base di una buona relazione. Ed è su queste basi che ho poi cercato di fondare la mia relazione successiva... che ora come ora non va di certo bene, ma questa è un'altra storia!

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  18. Scusa raffi, sarà anche un "quasi non amore", ma non mi sembra tanto poco. Sei sicura che la causa della tua irrequietezza sia "lui" e non tu? Voglio dire, sei sicura che sia esterna e legata all'amore vero e non a un'idea archetipica e un po' romanzata? te lo dico e i scuso se sono brusca, perchè da qua è transitata qualche signora, insoddisfatta del niente e alla ricerca del grande amore, che poi, dopo tre anni, era pentita, sola e arrabbiata con l'ex coniuge che nel frattempo, aveva trovato uan compagna, chiedeva il divorzio e attendeva un figlio
    Ciacco

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  19. Le mie storie sono sempre finite piuttosto bruscamente, perchè quando mi accorgevo che non funzionava più semplicemente tagliavo. Anche con brutalità devo dire, e non soltanto quando finiva l'attrazione ma anche quando mi accorgevo che stavo più male che bene: devo avere da qualche parte un meccanismo di autodifesa, oltre un certo limite di negatività non posso proprio sopportare e zacchete, finisce lì. L'unico col quale non è mai scattato questo relé è il cinghialone, grazie al cielo. Anzi nella nostra storia probabilmente ha avuto una parte importante proprio la consapevolezza di non sopportare, nessuno dei due, le storie finite ma tenute in piedi per forza: ho la sensazione che una delle cose che lo abbiano deciso a uscire con me (ci ho messo due anni di inseguimento, mannaggia cane....) è stato quando parlando del mio ex lui mi ha chiesto perchè lo avessi lasciato (fidanzati 5 anni in casa ed eravamo sull'orlo del matrimonio, la fase del taglio è stata lunghissima e laboriosa perchè quell'altro non se ne voleva fare una ragione nè accettare la mia decisione)e io ho risposto sinceramente "perchè non mi piaceva più". Ed era proprio così, semplicemente. E dopo è stato sempre come se sapessimo, senza bisogno di dircelo, che era importante piacersi, saper continuare a trovare interessante l'altro ed essere capaci di attirarlo ancora.
    Sembra che funzioni, per adesso....a settembre sono 18 anni! incrociamo le dita, và!

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  20. A volte la separazione è una scelta egoistica e i figli finiscono per diventare pacchi postali e "merce" di ricatto.
    Meglio soffrire in silenzio e trovare forza nella rassegnazione e nell'indifferenza e non far "soffrire loro per le sofferenze nostre", come scrive Pat, ed è ovvio che non è per niente facile.
    Certo, se ci si deve "scannare" ogni momento non si può stare insieme, ma se uno riesce a sopportare, deve farlo, almeno io la penso così.
    La vita è una sola, ma quando se ne mettono al mondo altre, la nostra non può e NON DEVE avere la priorità.
    France

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  21. ho capito, france. ho benisismo capito il tuo discorso. hai ragione ke alle volte i figli diventano merce di scambio e pacchi postali ma questo fa parte della cornice "divorzio". nel senso che viene stabilito dalla legge, o almeno credo sia così, a chi dei due coniugi affidar ei figli. Io credo che i figli, posso solo immedesimarmi in loro, siano + sereni ( sempre di una serenità relativa si parla) quando i genitori si separano piuttosto che sapere che la madre o il padre tradisce il coniuge, credimi. Ti parlo così xkè conosco una persona che ha avuto il coraggio di far separare i suoi genitori...visto che il padre tradiva la madre (e la prima a saperlo, a scoprirlo e a percepirlo è stata lei, da figlia)e la situazione non si poteva + reggere. Io credo che bisogna avere le palle, scusa il termine un pò scurrile, di prendere in mano la situazione e darci un taglio perchè credo che non ci sia nessun fine nello stare insieme nonostante l'amore sia finito da un pezzo. E' una cosa che personalmente non sopporterei. Chiaramente io non sto dicendo di separarsi per una sciocchezza ma per cose gravi ( sta a vedere però il peso della gravità che è molto soggettivo credo). Certo, c'è chi si fa le corna a vicenda e sta ancora FELICEMENTE sotto lo stesso tetto. Questa però diventa ipocrisia e non indifferenza

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  22. Che cosa è meglio per un figlio, è difficile dirlo. Una coppia che non si ama MA si rispetta può tranqillamente rimanere insieme per il bene dei figli; i figli potranno, al massimo, notare che il rapporto tra i genitori è un pò freddo, addebitandone la causa alla routine, agli anni di matrimonio, etc Una coppia che non si ama e non si rispetta, una coppia che litiga per una stupidaggine mettendo in subbuglio i figli, rovinando le vacanze e guastando la vita quotidiana, non deve rimanere unita perchè non può assicurare alcuna forma di serenità familiare.

    Secondo me, il punto nodale è il rispetto di sè e dell'altro: se viene a mancare, veine a mancare tutto il resto.

    Mi chiedevo: QUANTO GIOCANO I PROBLEMI QUOTIDIANI(economici, gestione della casa, divisione dei compiti)SULL'EMERGERE DI QUELLA RECIPOCA INTOLLERANZA E NSAN INSOFFERENZA?
    A volte, mi pare(potrei sbaglare) di capire che si potrebbe evitare che un rapporto si logori semplicemente con un pò di buonsenso e sensibilità: le donne sono spesso gravate da innumerevoli responsabilità e al frustarzione si riversa sul coompagno frequentementea ssente, disinteressato e demotivato.

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  23. Ciao Pat!
    finalmente ti saluto nella tua nuova casa momentanea...Che dire sull'argomento, io che ho da poco lasciato il mio moroso. Quei campanelli di allarme che citi tu era tutti miei...erano tutti problemi che avevo, e adesso che l'ho lasciato mi sembra di essermi riappropriata della mia vita! sono contenta della scelta che ho fatto e non tornerei mai indietro..

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  24. @ Ciacco
    Di certo il problema non è lui (o meglio, non solo)... sono sicuramente io e lo so bene!
    Ma come fare con questa irrequietezza che mi porto dentro? Che mi dice che la vita deve essere qualcosa di più di un rapporto tranquillo, di tranquilla cittadina del sud, di un lavoro tranquillo?
    Vuoi dire che sono io a pretendere troppo e ad avere una visione idealizzata della vita?

    r_raffy

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  25. R_raffy il problema forse non è solo lui, nè soltanto tu. Mi permetto di esprimere il mioaprere, anche a seguito dlela mia esperienza che ho già raccontanto nei commenti a questo post. Forse è solo che insimeme non funziona come dovrebbe, al di la delle aspettative che possono o meno più o meno realistiche. Se senti di accontentarti (io per esempio ero consapevole di questo) beh, taglia i rami secchi: nalla tua vita in primis, nel tuo carattere, nelle relazioni che non ti portano linfa vitale. Come si può donare amore ed equilibrio se noi per prime non ne possediamo?
    Per me è stato così...

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  26. @ Raffy come ti capisco! Io penso di essere stata e sono, una delle persone davvero più irrequiete… e la vita, quella,non me la volevo perdere, io la voglio davvero, anche adesso, dovesse anche fare un male da morire, è vivere che voglio.
    Però, forse, stai addossando la tua insoddisfazione e stai pretendendo tanto dalla tua relazione, che forse va bene così, per ora: una relazione d’amore è solo una parte della tua vita, non è tutta la tua vita, anche se noi donne investiamo sempre tempo ed energie indirizzate, solo ed esclusivamente, alla relazione che stiamo vivendo. Magari la tua irrequietezza è data da un lavoro che non ti piace, dal non essere ancora riuscita a esplicare la tua creatività, magari ne sei piena fino all’orlo, di cose da poter fare, ma che sono bloccate dentro di te. Di solito quando una persona ha molto da dare, in termini di creatività, ma non riesce a “farle venir fuori”, per qualche motivo, si sente bloccata, repressa, non riesce a dar sfogo a tutte le qualità che ha dentro, magari sei bravissima a scrivere o a disegnare o ti piacerebbe viaggiare di più… non so, sta di fatto che i talenti che possiedi ti potrebbero dare un’immensa gioia, quasi una catarsi, ma magari rimangono lì, in embrione, prigionieri. Raffy lo so, com’è difficile trovarsi, ri-trovarsi nei grovigli dei pensieri, in mezzo alla vita che normalmente si fa, i questo tempo così soddisfatto, così borghese, così privo di spirito, alla vista di queste architetture, di questi negozi, di questa politica, di questi uomini. Anch’io, sempre in cerca delle cose grandi, degli amori che ti lasciavano il cuore a brandelli, mai contenta delle cose “piccole e graziose”. Tu Raffy sei sicuramente molto poi giovane di me, ma io avevo nella testa e nell’anima una visione della vita, dell’amore, della fede stessa, di un postulato, che sarebbero state le molle del mio agire, io ero pronta a soffrire, a “sacrificarmi”, poi mi accorsi a poco poco, che il mondo non chiedeva affatto grandi gesta e grandi pensieri e cose simili, che la vita non era un poema sublime con personaggi eroici, bensì una buona stanza borghese dove ci si accontenta di mangiare e bere, di prendere il caffè, di giocare ai tarocchi, di ascoltare la radio, o guardare la televisione, qualche ristorante, seratine fuori a ballare e buona notte. Forse la tua inquietudine è proprio un fatto interno Raffy, ma le persone come te, come me, come possono non essere irrequiete, chi vuol vivere bene oggi, in questo mondo di facile contentatura, non deve essere come noi, chi pretende gioia, invece di divertimento, lavoro invece di attività, passione invece di “ginnastica… Forse ci sono anime come te, come me, mai contente, o comunque di difficile contentatura, anime inquiete e ribelli che, per loro peculiarità, dovranno percorrere la via più lunga, più difficile, più faticosa del divenire; io ho dovuto moltiplicare ancora più volte la mia duplicità, complicare ancora di più la mia anima già dolorosamente amplificata. Raffy, l’importante è che tu non faccia della tua intelligenza (l’irrequietezza non ne è che un sintomo), una disgrazia. Se posso azzardare un suggerimento: vivi ogni attimo godendotelo, guarda sempre in faccia alle cose e abbi il coraggio di chiamarle con il loro nome, vivi la tua relazione giorno dopo giorno senza fretta, quando i tempi saranno maturi, senza sforzo capirai cosa sarà meglio fare per te, ma dedica del tempo anche solo a te stessa ed in compagnia di te stessa, senza farti fagocitare dal tuo rapporto.
    Baci.

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  28. Stregatta mi approprio dei tuoi consigli a Raffy. Posso?

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  29. @Gdn cara, sono sicura che anche tu, come me, come Raffy ci assomigliamo tanto, ma voi siete talmente in gamba che non avete proprio nessun bisogno dei miei consigli...

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  30. Accidenti Pat, mai post fu più azzeccato per me in questo momento! Sai quando guardi negli occhi una persona e sai che lui è l'unica cosa che desideri?...quando progetti la tua vita con lui...???...quando senti quel nodo al cuore e dici: "Si...è lui...è lui quello giusto". Sai quando anche le amiche del cuore, quelle che mai vorrebbero vederti soffrire ti dicono :"Tra di voi durerà in eterno". E poi...dalla sera al mattino il tuo mondo crolla...il mio è crollato due settimane fa...e non so come tirarmi su...! Non so come reagire, se reagire...non so più cosa fare!

    Buon we...un bacio!

    Stefi

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  31. @ Stregatta
    Sono rimasta semplicemente senza parole: non ci siamo mai incontrate eppure mi hai descritto come se mi conoscessi da sempre!

    Ho quasi 34 anni e una voglia di vivere, di non accontentarmi, di esprimere la mia creatività, di contribuire, di lasciare un segno - anche piccolo - del mio passaggio in questo mondo, che appare a molti folle e privo di qualsiasi concretezza.

    E' come se tutti volessero invece relegarmi al rassicurante ruolo di futura moglie e madre, a persona responsabile in famiglia e sul lavoro, senza tanti "grilli per la testa".

    Credevo di aver finalmente incontrato un uomo con il mio stesso anelito di vita, con lo stesso desiderio di viaggiare, imparare, conoscere, esprimersi e invece lui ha preferito, alla fine, rimanere con una donnina tranquilla e rassicurante.

    Comunque grazie per le tue parole. Ne farò tesoro.
    E spero che potremo confrontarci ancora.

    r_raffy

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  32. @ Stregatta e Gdn
    A volte ho l'impressione che la sensibilità ed il desiderio di conoscere siano una vera e propria maledizione... : )

    r_raffy

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  33. E' vero, Raffy, talvolta sembra una maledizione, ma in fondo ciascuno è fatto a suo modo. Se fossimo persone che si accontentano magari non avremmo ottunuto molte cose dalla vita, non sapremmo molto di noi e del nostro mondo, perChè chi non si pone domande, chi si adagia, forse si perde il gusto delle conquiste. E' una possibilità, non credi? Io sno orgogliosa di essere come sono, anche se non è affatto facile!

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  34. Di recente mi sono trovata nella situazione che hai descritto, punto per punto.
    Io, col mio ex, ho sempre detto che una donna, spesso, se lascia vuol dire che ha trovato un altro lido. Quando l'ho lasciato, ero veramente alla frutta..era 1 anno che tentavo di aggiustare certe cose..fatto sta che lui mi ha chiesto, un po' per prendermi in fallo, se allora io avevo un altro, vista la mia opinione. Ho risposto che no, che nn c'era nessuno e che quindi, fino ad allora, mi ero sbagliata. Invece, riflettendoci, credo di nn aver sbagliato..l' "altro" puo' anche essere un ipotetico signor X, chiamiamolo Mr Right, che incarna tutte quelle cose che il nostro lui nn possiede o non ha tutte quelle cose che lui ha e che ci mandano in bestia.
    Ci sto mettendo un sacco di tempo per ritornare ad essere chi sono, senza condizionamenti della mia storia..molte cose che sto riconquistando mi sono accorta che mi mancavano moltissimo..
    Buona serata
    Lorina

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  35. in questo week end lungo e piovoso mi sono letta "101 modi per dimenticare il tuo ex" di federica bosco: sia che si lasci sia che si venga lasciate bisogna riprendere in mano la nostra vita e quando delle dinamiche negativi si trascinano meglio non andare oltre...da figlia dico meglio due genitori separati che insieme per forza...

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  36. Ciao Pat questi sono senz'altro i sintomi che dovrebbero portare la coppia ad affrontare il problema, ma parlandone si può anche risolvere e ricominciare se c'è volontà da ambo le parti, prima di chiudere definitivamente. Certo se si mette la testa sotto la sabbia tutto è perduto!

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  37. Scusa l'assenza Raffy, ma ero intenta a "godermi" il lungo ponte al mare sommersa dall'acqua e anche un po' infreddolita.
    Quello che volevo dirti e su cui volevo farti riflettere, poco cortesemente magari, ma con sincerità, è quello che ti ha già detto streghetta. A volte, quando siamo insoddisfatte e nervose, tendiamo a "fare pulizia": c'è chi taglia i capelli, chi litiga con l'amica del cuore, chi lascia il lavoro e chi il suo uomo. DI solito, mi perdonerai, ma è così, si parte dalla cosa più facile anche se non è facile affatto. E anche tu, hai detto, ti sei nvaghita senza costrutto di un altro (se non ho capito male) ma sei rimasta attaccata al tuo quasi amore.
    Questo ti chiedo sei sicura che sia l'amore che non va? e sei sicura che per rimettere a posto le cose tu debba lasciare il tuo uomo?
    Se è la tua realizzazione personale quella che fa difetto, forse è meglio che parti dalla cosa più difficile, cioè da lì.
    Poi "taglierai i rami secchi", quando tu sarai forte, abbastanza per vedere con chairezza quali sono davvero
    Invece di dare per scontato, ad esemnpio, che non voglia viaggiare, organiza un fine settimana nel luogo dei tuoi sogni e cerca di capire dalla sua reazione se è entusiasta o no, se insomma si è solo lasciato andare. Idem per la mamma e moglie, sei sicura che lo pensa lui e che non è una tua terroristica previsione. A volte proiettiamo su altri le nostre paure, anzi le nostre terrorizzate e terroristiche aspettative.
    Ciacco

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