martedì 26 maggio 2009

deve essere così...


CROC,
Io direi che la mini rubrica di psicologia la lasciamo al martedi, mica si può stravolgere tutto in un colpo solo.

Oggi vorrei parlare di Coerenza:

ESSERE SEMPRE COERENTI:

In teoria e in pratica essere sè stessi sempre.

Questo significa cercare di essere in armonia con quello che pensiamo, diciamo e facciamo, ovvero esserne convinti.Gli esperti la chiamano congruenza che è in parole povere è la coerenza. Quando non ci accontentiamo di difendere le nostre idee, ma le facciamo nostre completamente. Quando per esempio ci impegniamo in una causa nella quale crediamo profondamente, oppure quando perseguiamo un progetto fino al suo compimento senza farci abbattere dagli ostacoli che ogni tanto incontriamo. E' una sorta di non scendere a patto nemmeno con mnoi stessi, qe quindi con niente e nessuno.

Cerchiamo di Non dare per scontato nulla, se qualcosa non digeriamo lo diciamo, lo esterniamo, a costo di risultare antipatici o poco diplomatici, ma staremo meglio con noi stessi.


Quando si raggiunge questa coerenza non sarà solo gioia per noi stessi,ma sarà una cosa positiva per tutti coloro che ci sono vicini e che entrano in contatto p con noi. Noi ci potremo fidare di noi stessi e gli altri sanno come realmente la pensiamo e siamo.



Non è facile, ma bisogna impegnarsi ogni giorno, passettino dopo passettino.E' un modo per volersi bene, e non somattizzare magari con il mal di pancia le cose che si avrebbero voluto dire o fare, e per paura non le abbiamo fatte...

E voi crocchette come ve la cavate....? Io devo dire che vado a periodi. ma ultimamente sono diventata fin troppo coerente con le mie idee e ho imparato a difendermi in questa maniera, perchè essere coerenti è una difesa che fa molto bene..secondo me...Però negli ultimi giorni per via della mia coerenza, ho avuto anche dei sensi di colpa per essere stata schietta e meno diplomatica del solito, ma credo che alla lunga la verità coerenza che ho usato scioglierà anche gli ultimi sensi di colpa, e gli ultimi dubbi.

Bacetti

Pat

19 commenti:

  1. La coerenza, o meglio il seguire le idee di cui sono convinta (e che possono anche cambiare: mica sono nata coi neuroni scolpiti sul granito come i dieci comandamenti!) è l'unico lusso cui non sono disposta a rinunciare. Da giovane ero più naif e ingenua nel farlo, adesso ogni tanto mi riesce di farlo in maniera quasi diplomatica e civile ma è solo una questione di età, la sostanza è rimasta identica.
    Non riesco a non fare quello che penso sia giusto fare o dire, e uno dei più bei complimenti che io abbia mai ricevuto è di un amico siciliano che mi ha detto "Tu hai il complesso del portastendardo, e il guaio è che parti davvero alla carica".
    Questo è puro lusso, altro che sfoggiare brilli e vestiti firmati ad una festona dove saresti costretto a fare tanti sorrisi falsi.
    Non è sempre comodo, e non è che così ci si facciano moltissimi amici ma quelli che hai di solito sono davvero buoni amici.
    Buona giornata Pat :-)

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  2. Eh, sì, concordo sulla tua coerenza. E l'approvo, la condivido e l'apprezzo molto! Per me il miglior modello è la mia Mamma-Hobbit, che tutto osserva restando in silenzio ed agisce con immensa onestà. Standole lontana fisicamente posso finalmente ammirarla in tutta la sua discreta grandezza. È il mio modello da raggiungere.

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  3. ciao crisseeeeeeee
    baci come sta il tuo suocero?
    pat

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  4. coerenza è rimanere fedeli a se stessi e nulla può renderci più paghi di questo. Non c'è persona, giudizio, evento che, per quanto doloroso, possa stravolgere la nostra essenza. Faremmo un torto a noi stessi e alal nsotra fleicità, perché solo noi in fondo sappiamo cosa è meglio per noi, cosa è più nutriente, cosa ci piace, cosa ci addolora. Diplomazia si, confronto si, ma mai venire a patti con la propria identità.

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  5. Grazie Brunhilde :-) per le mamme sottoscrivo: c'è bisogno di allontanarsene per vederle meglio, verissimo!
    Il suocero va meglio Pat, grazie: ma domattina torno su da lui così gli tolgo di torno quei lavoretti che se li vede in giro non riesce a trattenersi e poi si stanca....sai, è un giovanotto del '25 e non è mica facile convincerlo del fatto che non ha più sessant'anni ;-)

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  6. Ciao a tutte!
    Pat.è vero chetutto parte da noi .Prima di tutti,noi sappiamo quello che può soddisfare i nostri bisogni e le nostre aspirazioni e ovviamente conosciamo bene i nostri limiti ma anche i nostri punti forti..
    Però Pat.spesso la coerenza non è facile.Può risultare pesante,faticosa,difficile da raggiungere e gestire.Molte volte, siamo confusi,abbiamo dubbi,ci troviamo ad affrontare situazioni nuove e destabilizzanti,blocchi psicologici che sembrano insuperabili.
    Per tutti questi motivi,penso che dobbiamo essere un pò elastici con noi stessi.Capire che anche se un nostro comportamento non è proprio quello 'coerente' con noi stessi,va bene cosi.E comumque ,si può sempre cambiare idea e vedere un situazione da un diverso punto di vista,anche molto lontano dal nostro.... La vita non è facile.Essere buoni e diciamo,comprensivi con noi stessi,aiuta il nostro benessere e quello delle parsone accanto a noi..
    Lo so ho parlato troppo...baci buona giornata marina

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  7. Cara Pat,nella mia vita, sono stata sempre coerente anche a costo di soffrire molto. E' più facile scendere a compromessi. Invece mi sono sempre battuta per ciò che credevo giusto, forse, più per i mei cari che per me stessa. Anche restando in silenzio ho manifestato la mia coerenza.
    Un bacio e saluti a tutte le tue lettrici

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  8. Per me coerenza è essere in contatto con se stessi . E’ il saper mutare pelle, e il saper tornare indietro se necessario; ma è anche il dolore della scoperta, ed è anche il dolore di quando si capisce di non essere all'altezza delle proprie ambizioni. Io ho due occhi pieni all'orlo di tutto ciò che posso. Sono questo e quell'altro. Più tutto il resto. Amo le parole per le sfumature, e i numeri per i contorni. Mi compiaccio di un'allegra insofferenza per la coerenza dei più, di sottofondo. Penso troppo, leggo sempre, parlo tanto e vivo tutto, e in questo marasma di pensieri e vita, a volte la mia coerenza va a farsi benedire, perché io vivo soprattutto di emozioni e così, io credo, di essere più coerente con le mie emozioni che non con le mie vere e proprie intrinseche ideologie. Penso che, soprattutto, la coerenza e’ un patto, un incantesimo, il filo invisibile che ci lega al ricordo di noi, e di ciò che aspiriamo ad essere. Sempre noi, ma in meglio. La coerenza evita anche l”'effetto sorpresa” negli eventi e nella gente che gravita intorno a noi, ma così, diveniamo vulnerabili, perché prevedibili; e ricattabili, se non corrispondiamo alla sintonia, con ciò che le persone intorno a noi, si aspetterebbero che facessimo. Così, mentre penso a cosa io mi aspetterei dalla benedetta coerenza delle persone che conosco, mi viene in mente questo inverno quando nevicava, ed io guardavo la gente per strada, infreddolita, ipotizzando e cercando somiglianze somatiche e con atteggiamenti coerenti con i loro caratteri. Ad esempio, avrebbe usato un ombrello, quel giorno, Lev Nikolaevic Myskin, per ripararsi dalla neve in via Dante? E Ivan Fedorovic Epancin, avrebbe preferito un cappello o un berretto? Che stivali avrebbe indossato, Nastas’ja Filippovna, di cognome Baraskova, per attraversare P.zza Marconi, senza rompersi l’osso del collo?
    Pensavo a questo, un pomeriggio dello scorso dicembre, mentre attraversavo la città sotto la neve, a piedi. Mi guardavo in giro e cercavo i personaggi del romanzo di Dostoevskij fra la gente infreddolita, ingobbita dentro cappotti e giacconi. Una sorta di casting per uno sceneggiato che non girerei mai.
    Io, amo l’imprevedibilità e l’incoerenza delle stagioni e nelle persone, e penso che a qualsiasi gioco si giochi e nelle battaglie, per vincere, occorra che l’avversario non intuisca le nostre azioni. Per questo, occorre l’imprevedibilità che è, per me, incoerenza nella coerenza: incoerenza nelle azioni, per adempiere alla coerenza di uno scopo: la vincita.
    La coerenza è arrivare fino in fondo ai propri obiettivi e non importa quanta incoerenza per raggiungere lo scopo, occorra. Ognuno ha il dovere di essere una voce scomoda per se stesso. Ma deve anche poter dire: “io devo stare bene prima di tutto con me stesso...”.
    Ho orrore di una coerenza che diventa ossessione, perché io guardo al momento e alle persone: se in quel dato momento una persona ha bisogno di me ed io per aiutarlo dovessi essere incoerente, bè credo che lo diventerei, una incoerente ma coerente con il suo carattere e la sua empatia.
    Non parlo ovviamente della gente che non ha coscienza, che non ha coerenza: Quella, è la gente che oggi abbraccia la vittima sacrificale e domani il carnefice, quelli che vanno ai funerali con il fazzoletto in mano tacendo, ipocriti, il nome dell’assassino.
    Infine, molti dicono che l’incoerenza è femmina, e a volte penso che sia vero, per quanto mi riguarda, io sono giocosamente incoerente e seriamente coerente.

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  9. sìììììììììììììììì! ci sono riuscitaaaaaaaaaaaa!

    laura alisa cream o cream alias laura è riuscita nell'intento...dopo 4 giorni di tentativi wow!

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  10. grande creammmmmmmmm ti aspettavoooo
    @marinaki, grazieeeeeee

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  11. Ciao Cream, mi chiedevo di te in questi giorni...

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  12. Ciao, Pat!

    Io dico sempre: "correttezza, coerenza e coraggio (quest'ultimo mi riesce di meno...)!

    Francesca

    P.S.: Forse adesso ce la faccio a commentare: WOW!

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  13. A volte divento incoerente per il troppo bene verso qualcuno...soprattutto con il cucciolo.. ma ho imparato che la coerenza ripaga di più nell'educazione perché ha bisogno di regole chiare e non confusione. Per il resto come te... sono alternativamente con i sensi di colpa ma preferisco la coerenza alla falsità...anche se per quieto vivere ogni tanto divento diplomatica e taccio.
    un bacio Grande ;-)

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  14. Sono d'accordo con streghetta, peferisco la coerenza verso me stessa che verso idee astratte (o peggio ideologie). Del resto se si dice che l'estrema coerenza è la caretteristica dei cocciuti, e che grande segno di intelligenza è il sapere cambare idea, una ragione c'è. MEttiamola così, come in tutte le cose (o quasi) in medio stat virtus
    Ciacco

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  15. uh ciao ciacco felice di leggerti anche qui, grazieeeeeee
    pat

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  16. coerente e poco diplomatica....eccomi qua al rapporto...cmq sto migliorando sulla diplomazia.
    hihihiiiii

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